Un custode della biodiversità.

    Maria Grazia Caso

    “Il futuro della Terra è la terra stessa”. Vandana Shiva.

    Depositario di un sapere originario, derivato da conoscenze e anni studi Pasquale La Palomenta è stato il  fondatore del Museo Etno Botanico di Vallo della Lucania che ha sede presso Ex Convento dei Domenicani Vallo della Lucania (SA). Si apre  con questa prima figurina un nuova rubrica che traccia i profili dei custodi del sapere a cura della  redazione di zoneblu .net. In questo caso si è scelto di  ricordare una figura interessante nel panorama  delle conoscenze botaniche dell’area del Parco del Cilento. Del resto siamo nella terra dell’emergenza archeologica di Velia, dove il paesaggio vegetale dell’antica città di Elea-Velia, fu alla base della Scuola Medica Eleatica. Tutto ritorna e allo stesso tempo parte da un determinismo geografico  che accompagna il visitatore in un viaggio immersivo tra storia e natura. Del paesaggio vegetale antico si può avere un ampia conoscenza ad esempio delle specie e dei miti legati alle piante endemiche ( in  il paesaggio vegetate  Velia,  Giulia Caneva , Electa, 2008).

    La Palomenta è stato uno speziale d’altri tempi un profondo conoscitore del territorio e delle piante endemiche che ha raccolto e catalogato ad una ad una e in tanti anni di lavoro scrupoloso e sapiente ha lasciato al Cilento in eredita il segno . della sua opera certosina e l’ha resa fruibile al pubblico con grande dedizione fino alla sua fine. E’ stato un custode importante dell’universo delle piante e della biodiversità del territorio.  Il ricordo è ancora vivo quando con un gruppo di giovani curiosi  si è creata l’occasione, si parla di diversi anni fa, di essere accompagnati da lui  in una interessante visita guidata all’Orto Botanico Pennini di Omignano (SA). In quel paesaggio  sconosciuto la sensazione era  fantastica , per la prima volta davanti a noi si apriva una quinta scenica di un teatro vegetale  dove l’attore ci conduceva per mano in un viaggio immersivo  originale e unico diretto alla conoscenza delle piante spontanee e del loro impiego nella medicina alternativa, in cucina e nella colorazione naturale degli indumenti.

    La visita  si  arricchita e completata al Museo Botanico allestito presso l’ex Convento dei Domenicani a Vallo della Lucania.

    In questo spazio sono esposti oltre 2000 esemplari di piante raccolte nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

    Un paesaggio delle piante in esposizione organizzate  e allestite dalla sapienza dello speziale dove il visitatore avrà la possibilità di fare un percorso nelle sale espositive tra cui la spezieria dove sono illustrati gli usi tradizionali e le trasformazioni a uso terapeutico, cosmetico e alimentare delle piante; la xilotecache  che mostra le sezioni orizzontali dei fusti delle piante del  Cilento e non solo, infatti  ben conservato in questa sezione è il tronco del Cedro del Libano (cedruslibani), recuperato in zona. E’ una specie di cedro che fa parte della famiglia delle Pinacee.

    Migliaia di anni fa estesi boschi di questo albero ricoprivano i pendii montuosi di tutto il vicino Oriente. Oggi nella sua zona di origine sopravvivono solo poche centinaia di esemplari. Questo custode delle piante, ha scoperto studiato e catalogato migliaia di piante  presenti sul territorio è oggi grazie al suo lavoro si possono effettuare studi e conoscenze sulla biodiversità delle piante presenti nel Cilento.

    Figure come Pasquale La Palomenta sono preziose perchè rappresentano un riferimento nella memoria collettiva della comunità del paesaggio del Cilento e Vallo Di Diano. Questo importante archivio andrebbe valorizzato e digitalizzato .

    info: orto botanico