
Capaccio-Paestum (Sa)
Si è conclusa con grande successo la prima edizione del premio nazionale dedicato a Gaetano Bonvicini che ha premiato le eccellenze della filiera agroalimentare. Il premio, che si è svolto con il contributo della Scabec, Regione Campania e il patrocinio morale del Comune di Capaccio Paestum, è un tributo a Gaetano Bonvicini, figura storica del panorama industriale italiano degli anni ’20 e’30′, imprenditore agricolo con una visione sociale e con intuizioni sulle tecniche di produzione agricolo-industriali che influenzeranno quel settore fino a tutti gli anni ‘60, lasciando una traccia profonda nell’economia della piana del Sele.
Il comitato scientifico composto da Andrea Gropplero, Francesco Napoli, Vito Puglia, Enzo Ragone, Maria Grazia Caso, Lucio Capo ha assegnato il premio

Premio Gaetano Bonvicini
A Massimo Bray (già ministro della cultura) con la seguente motivazione:
Per aver saputo mettere al centro delle sue priorità il valore dei beni comuni, valorizzando il nostro patrimonio storico e culturale.
Ne è un esempio, la reggia di Carditello, riportata allo splendore dopo anni di degrado fisico e morale.
La tenuta fu acquisita da Carlo di Borbone e voluta da Ferdinando IV.
Progettata da Collecini e realizzata a partire dal 1787.
Divenne in seguito un centro di allevamento e sperimentazione agricola.

Premio Gaetano Bonvicini PESCA D’ORO (ex aequo)
A Rosario Rago dell’Azienda Rago con la seguente motivazione:
Per aver messo al centro della sua attività aziendale il concetto di sostenibilità e l’uso di tecnologie avanzate
tese a ridurre l’impatto ambientale per un’agricoltura più responsabile e innovativa.
Ad Antonio Palmieri della Tenuta Vannulo con la seguente motivazione:
Per aver saputo coniugare colture e cultura in un’ottica di filiera produttiva innovativa d’eccellenza a chilometro zero tale da farne un modello internazionale.
All’Azienda Agricola Corte d’Aibo, di Monteveglio (Bo) con la seguente motivazione:
Per avere saputo coniugare la cultura del vino biologico e sostenibile all’ecologia del territorio, nel rispetto e salvaguardia del paesaggio. Per avere salvato e diffuso un vitigno in estinzione: Il Pignoletto, aiutandone la diffusione e rendendo un’eccellenza nel settore vitivinicolo.

Premio Gaetano Bonvicini SUSINA D’ORO (ex aequo)
Ad Antonio Pellegrino della Cooperativa Sociale Terra di Resilienza con la seguente motivazione:
Per aver interpretato con la sua azione il rapporto etico con i territori delle aree interne e favorito il recupero delle antiche colture, costruendo una rete sociale in un’area interna che fungeva da granaio della regione, creando un modello di rigenerazione rurale.
A Francesco Pascale della Cooperativa Terra Felix con la seguente motivazione:
Per la loro azione, svolta in territori difficili, mirata ad una rigenerazione legale e ambientale e inclusiva, in uno spirito di comunità, e come modello di sviluppo e tutela possibile.

