Poesie dell’amore migratore di Enzo Ragone

    Maria Grazia Caso

    Poesie dell’amore migratore è il libro di Enzo Ragone con prefazione di Achille Bonito Oliva e disegni di Enzo Cucchi (Avagliano, 2006).

    Il deserto e la terra sono i sotterranei del cielo toccati dall’amore nel suo viaggio migratorio, sono il paesaggio mobile che trattiene solo le impronte del pensiero. In questo volo ripetuto c’è una sola rotta c’è il destino di tutte le parole cadute nel gioco di un sapere combinatorio. Il disegno di Enzo Cucchi è la cerniera, l’intervallo, il vuoto della poesia neometafisica di Enzo Ragone.

    “Solo la scrittura

    è capace

    di aspirare

    dal quotidiano

    il sublime

    che giace al fondo

    del niente.

    È come se l’anima

    si distaccasse dal corpo

    portando via tutta la carne,

    lasciandosi dietro

    scie di sangue e di inchiostro,

    tracce

    che solo la pagina bianca

    è pronta ad accogliere.”

    (da Poesie dell’amore migratore, editore Avagliano)

    Enzo Ragone è giornalista e inviato Rai. Tra il 1989 e il 1991 ha raccontato in diversi reportage per il settimanale del Tg3 «Voltapagina» il dissolvimento dell’ex Unione Sovietica.

    Per oltre 10 anni si è occupato di temi legati ai Balcani e alle minoranze linguistiche per le rubriche «Estovest» e «Levante» del Tgr Rai 3.
    Ha raccontato in numerosi reportage da Sarajevo e Belgrado la difficile ricostruzione post bellica nell’ex Jugoslavia.