Archivio delle Culture Mediterranee “ Il paesaggio delle culture alimentari del Mediterraneo” Paestum , 18 Settembre, 1998

    Maria Grazia Caso

    Paestum , 18 Settembre, 1998

    Nella prima edizione del Mediterraneo Video Festival fu organizzato un importantissimo convegno a Paestum (Sa) dal titolo “ Il paesaggio delle culture alimentari del Mediterraneo” in quel caso il focus era sul paesaggio del Cilento, su indicazione del Prof. Massimo Cresta, l’allora direttore del Dipartimento di Biologia della Sapienza . Al convegno parteciparono l’allora presidente  del Parco Nazionale del Cilento  Vincenzo La Valva, Il prof. Vito Teti dell’ Università della Calabria, Virgilio Tosi, regista e divulgatore scientifico italiano. Il convegno si propose di fare un riflessione  comune sulla dieta mediterranea e sullo stile alimentare delle popolazioni che vivono nei paesi mediterranei, a partire dagli studi che da oltre cinquantanni si svolgono nel Cilento. Il  tema del  convegno “ Il paesaggio delle culture alimentari del Mediterraneo”,  all’epoca creò molto interesse nell’opinione pubblica ed ebbe eco sulla stampa italiana e straniera.  Si parti dalla prima indagine alimentare a Rofrano  nel 1954   che fu documentata all’epoca da Virgilio e che raccontava  le condizioni di vita  di un comune rurale abbastanza rappresentativo dell’area  e del rigore  che governava il comportamento alimentare  della popolazione.  Tra i relatori del convegno di Paestum  (1998 ) partecipò anche il prof. Vito Teti   con interessantissima relazione  “sulle culture alimentari e stili di vita” . Le conclusioni del prof. Massimo Cresta sul tema delle prospettive  di studio sull’alimentazione del Cilento a partire dal 1954 presentarono allora l’evoluzioni  degli obiettivi che hanno caratterizzato gli studi nutrizionali nell’area cilentana, da quando l’interesse primario era incentrato  sugli aspetti biologici, agli studi che sono attualmente in corso in cui emerge un perfetto connubio tra biologia, cultura ed economia, per fornire elementi  di giudizio , per ottenere un’alimentazione equilibrata nel rispetto delle tradizioni delle popolazioni e del vero sviluppo . E’ in questa direzione che il prof. Cresta ha tracciato la sua linea di analisi e di studio . Diverso di chi fa un uso  meramente promozionale e fine a se stesso del concetto di dieta mediterranea. Massimo Cresta ha fatto del Cilento il suo riferimento di ricerche e studi sull’alimentazione e lo stile di vita, con Rosa Maria Corbo, del centro di genetica del Cnr di Roma hanno condotto l’analisi coordinati da Renato Scacchi dell’Università di Roma , che ha coinvolto la popolazione di diversi paesi cilentani nei quali esiste una straordinaria omogeneità genetica frutto di secoli di incroci e di isolamento genetico.L’originalità della ricerca condotta dalla Asl Salerno 3 e dall’Università di Roma, consiste nel fatto che, accanto allo studio del genoma sono analizzate le condizioni di vita, lo stato di salute e i maggiori fattori di rischio cardiovascolare per trovare una correlazione tra patrimonio genetico, abitudini di vita, fattori di rischio cardiovascolare e cardiopatia ischemica. La ricerca, poi, ha anche la peculiarità di essere stata condotta a domicilio, secondo una logica che vede il soggetto da studiare immerso nel proprio ambiente e colto nella propria quotidianità. Così la equipe che ha condotto lo studio ha contattato le persone e sottoposto ad esame antropologico, clinico, prelievo ematico ed esecuzione dell’elettrocardiogramma, nei rispettivi paesi di residenza. Le ricerche di genetica applicate all’epidemiologia permettono oggi di essere più precisi sugli aspetti familiari che favoriscono la longevità. In particolare, uno dei fattori favorenti una vita lunga è anche legata all’assenza di alcuni geni che producono proteine che hanno un’influenza negativa sul metabolismo dei grassi.