Acqua di fiume, di cento sorgive di Lucio Capo.

    Maria Grazia Caso
    L’acqua principio e fine d’ogni cosa (Talete VIIsec.a.C.)
    Nei tempi dei tempi, chi aveva sete di conoscenza, voleva placare l’arsura e guarire dalle malattie, si affidava alla chiarezza, alla dolcezza e alla freschezza dell’acqua. Nei tempi dei tempi l’acqua aveva una connotazione sacrale e medicamentosa. Caratteristiche che si trovano nelle culture ancestrali, da quella sumera all’ebraica, dall’ellenica alla romana, tramandata nei secoli dei secoli,  fino ai centri benessere e termali di nostri giorni. L’utilizzazione dell’acqua a scopo terapeutico fu precisata da Ippocrate.
    Il termalismo, a scopo benefico, si diffuse enormemente a partire dal VIIsec.a.C.. Santuari dedicati al culto sacrale dell’acqua e nel contempo siti di purificazione, erano diffusi in Grecia e nella Magna Grecia. Di particolare importanza è il Santuario di Santa Venera a Paestum, ove si praticava il culto legato all’uso dell’acqua, connesso al passaggio di “status”, dall’uscita dall’adolescenza al matrimonio e ai riti legati all’abluzione per chiedere la fertilità delle giovani coppie. Nel Santuario di Santa Venera a Paestum del Vsec.a.C., l’esistenza degli “strongyla”, pilastri, allusivi e simbolici, circondati da una vasca circolare, erano utilizzati all’uopo. Un Santuario simile si trova a Locri, ove si praticava un culto legato al mare e alla navigazione. Le masnade di marinai che sbarcavano sui lidi locresi erano obbligati a fare bagni di purificazione immergendosi nelle acque del santuario di Afrodite, praticando una sorta di quarantena prima di entrare in città. I greci solevano bagnarsi in ambienti acquatici naturali o artificiali, in acque fredde o riscaldate, irti o seduti, su piedistalli di pietra sollevati da terra.
    Oggi la sacralità e la terapeuticità è messa in serio pericolo dalla ingordigia umana. Fiumi senz’acqua e sorgenti inquinate da pozzi petroliferi. Queste erano le preoccupazioni di Franco Ortolani, Geologo e Senatore della Repubblica. Tanto aveva a cuore l’acqua, che ne fece lo scopo della sua attività legislativa. L’Italia è una regione vulcanica e montagnosa, indi per cui poscia, è ricca di acque oligo-salse-iodiche-bicarbonatiche-mineral-sulfuree, che fanno del nostro paese la patria delle sorgive e del termalismo.
    Quindi  E’ necessario difendere le falde acquifere e fermare qualsivoglia perforazione petrolifera, che possa inquinare l’acqua raccolta dalle montagne. Il motto è “abbeverarsi alla fonte, non al tubo della diga”. Queste erano le argomentazioni che lo scienziato Franco Ortolani sosteneva e difendeva. Se si continua sprecando, inquinando e distruggendo le falde acquifere, nel 2040 L’Italia non avrà più acqua e diventerà uno dei paesi più assetati al mondo. Le disgrazie non vengono mai da sole, dopo la pandemia, moriremo di sete.
    La sacralità dell’acqua ha una importanza strategica, ridare acqua pulita ai fiumi è fondamentale per la vita. Vanno tutelati i santuari acquiferi carsici, come quello dei Monti Eremita-Marzano e di Contursi Terme, dove le sorgenti termominerali, provenienti dalle falde del vulcano preistorico di Monte Pruno, alimentano le terme del comprensorio. Le terme  una panacea per molte malattie. Le sorgenti che alimentano le terme, sgorgano a 42°gradi centigradi sono ricche di acido carbonatico e posseggono caratteristiche diverse tra loro, possono curare malattie epatiche, pancreatiche, gastrointestinali, dermatologiche, dell’apparato respiratorio, malattie della mucosa, dell’apparato genitale, postumi di fratture, anemia, asma bronchiale, malattie reumatiche. Non bastasse tutto ciò, alcune sorgenti possono essere imbottigliate, acque con effetti diuretici e indicate per diete povere di sodio. Tutte caratteristiche conosciute fin dai tempi antichi, che si riscontrano anche nell’acque termali dei Campi Flegrei. Le terme nel medioevo assunsero una tale importanza che divennero invise ai medici della Scuola Medica salernitana. Da qui la leggenda, medioevale, che vuole la contrapposizione tra la Scuola Medica Salernitana e Terme di Pozzuoli. Una contrapposizione leggendaria tra Medicina e Termalismo, inventata ad hoc. Una leggenda ricordata anche da Petrarca. Secondo la quale, i Medici Salernitani , avrebbero distrutto le epigrafi delle Terme di Pozzuoli, perché invidiosi delle virtù salutari e dell’uso dell’acqua termale per guarire dalle malattie, senza bisogno dei medici, tutto confermato da un documento conservato nella Biblioteca dei Gerolamini a Napoli. Una contrapposizione tra medicina e termalismo, che vedeva nel Medioevo, una accesa discussione sulle qualità guaritrici dell’acqua, che  dai tempi più remoti è giunta fino a noi.
    Acqua Trezene, Acqua di Yele
    Acqua di fiume di cento sorgive
    Acqua che scende, Acqua che prende
    Acqua che spruzza, Acqua fetente dal sol generata
    Acqua d’amore, Acqua d’amare,
    Acqua di mare, di sole,  di  sale
    Acqua che scalda, Acqua a rimando
    Acqua sorgiva, Acqua sulfurea
    Acqua matrigna, Acqua di pigna
    Acqua di fiume, Acqua che muore affogata
    Acqua che toglie l’arsura alla Terra
    Acqua di schiuma, Acqua che cura
    Acqua che scorre, Acqua che canta
    Acqua maldestra che bacia e rinfranca
    Sei sempre più lenta, sognata, agognata!